E’ stato siglato oggi l’atto di nascita del Laboratorio Nicola Cabibbo. Si chiamera’ cosi’ il nuovo centro internazionale di fisica fondamentale e applicata promosso dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e dall’Universita’ di Roma Tor Vergata, che hanno formalizzato la costituzione del consorzio per la realizzazione dell’acceleratore SuperB. Si tratta di uno dei piu’ rilevanti tra i 14 progetti bandiera del Piano di Ricerca Nazionale del MIUR ed e’ stato approvato dal documento di programmazione economica del CIPE con un finanziamento di 250 milioni di euro. “I progetti bandiera – ha commentato il presidente dell’Infn Roberto Petronzio – rappresentano una scelta innovativa della politica di finanziamenti pubblici alla ricerca, in linea con analoghe strategie di altri paesi europei per la costituzione di un parco europeo di infrastrutture scientifiche.”
E’ la partenza dai blocchi per il progetto SuperB, che punta a completare entro 6 anni nel campus dell’Universita’ di Roma Tor Vergata la costruzione di un grande acceleratore, che diverra’ un’ infrastruttura internazionale per la ricerca fondamentale e applicata e lo sviluppo di innovazioni tecnologiche.
Verranno annunciate nei prossimi giorni le nomine degli organi direttivi del Consorzio, che si avvarra’ di un consiglio tecnico scientifico, composto da cinque esperti di 4 differenti paesi. L’iniziativa potrebbe aprirsi gia’ nei prossimi mesi all’adesione dell’Istituto Italiano di Tecnologia, che ha partecipato alla fase di gestazione del progetto, oltre che dei numerosi laboratori e istituzioni di ricerca di altri paesi, che hanno mostrato il loro interesse per SuperB. Memorandum d’intesa in questo senso sono stati gia’ firmati da parte di Francia, Stati Uniti, Federazione Russa e Canada.
La data di oggi segna la partenza di una sfida ardua, ma senza dubbio meritevole di essere condotta ha aggiunto Petronzio e il sostegno del governo italiano e’ stato e sara’ fondamentale per raggiungere nei tempi adeguati gli obiettivi ambiziosi che ci siamo posti. Il successo del progetto SuperB potra’ rilanciare il primato italiano nell’ambito della ricerca e dell’innovazione tecnologica. Investire in momenti di crisi e’ un privilegio e una responsabilita’. Contiamo di sviluppare il progetto in modo da rispondere alla fiducia che ci e’ stata data e da moltiplicare le risorse che verranno investite.
La costituzione del consorzio tra l’istituto Nazionale di Fisica Nucleare e l’Universita’ di Roma Tor Vergata ha commentato il Rettore dell’Ateneo romano, prof. Renato Lauro – rappresenta il coronamento di un percorso comune che consentira’ la realizzazione nel nostro Campus di una grande struttura di ricerca nella quale opereranno ricercatori italiani e stranieri. Questa iniziativa e’ certamente un fiore all’occhiello per il nostro Paese, consente un’ulteriore crescita per la qualificazione scientifica dell’ateneo Tor Vergata a livello internazionale, rappresenta una opportunita’ per il rilancio dell’Italia nel campo dell’innovazione tecnologica.
Il grande anello acceleratore della SuperB, in cui si scontreranno elettroni e positroni, occupera’ un’area di circa 30 ettari del campus dell’Universita’ di Roma Tor Vergata e sara’ ben collegato con i vicini Laboratori Nazionali di Frascati dell’INFN. L’obiettivo dei fisici e’ quello di gettare luce su alcune delle grandi questioni della fisica contemporanea. Ad esempio sui meccanismi che hanno prodotto la scomparsa dell’antimateria poco dopo il Big Bang, ai primordi della storia del nostro Universo o sulle forze che tengono uniti i componenti fondamentali della materia. Il programma di ricerca di SuperB e’ complementare a quello della grande macchina del CERN LHC, poiche’ i due acceleratori si affacciano verso due diverse frontiere della fisica sperimentale delle alte energie: intensita’ ed energia. SuperB puntera’ ad aumentare l’intensita’ delle collisioni dei fasci di particelle e quindi la produzione di fenomeni fisici estremamente rari e non ancora esplorati. LHC invece ha aumentato in modo straordinario l’energia a cui avvengono le collisioni, indagando la nuova fisica prodotta in questo modo. Il balzo in avanti della luminosita’ (ovvero del numero di collisioni prodotte) di SuperB si basa su idee sviluppate in Italia e sperimentate dalla divisione acceleratori dei Laboratori Nazionali di Frascati dell’INFN, con la macchina Dafne.
La stessa infrastruttura pero’ fornira’ nuove tecnologie e avanzati strumenti di sperimentazione alle ricerche di fisica della materia, biologia, nanotecnologie e biomedicina. SuperB offrira’ infatti da subito a un’ampia comunita’ scientifica interdisciplinare, italiana e internazionale la possibilita’ di utilizzare le linee di luce innestate lungo il percorso della macchina. In diverse di queste facilities verra’ raccolta e indirizzata la cosiddetta ?luce di sincrotrone? derivante dagli elettroni nella loro corsa nell’acceleratore. Fasci di luce con caratteristiche uniche per coerenza e collimazione consentiranno di visualizzare strutture biologiche o inorganiche a una risoluzione mai raggiunta e di scattare delle microistantanee dei processi biochimici in atto. Potranno essere utilizzati nella costruzione di nano strutture o di componenti elettronici. Saranno utili per la sintesi di nuovi farmaci o materiali innovativi.
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