Ieri sono andato a Roma zona Parioli. Andata a ritorno da Frascati, 90 km con il mio volkswagen caddy life 70 hp, un ora di tempo in macchina. Tanto per curiosità ho guidato piano cercando di non fare accelerazioni brusche, non superando i 100 km/h, insomma cercando di consumare il meno possibile. Alla fine, il mio computer di bordo segnava che i 90 km erano stati percorsi in media con 6.7 litri/100 km, ovvero avevo consumato 6.03 litri, che a 1,850 euro litro, fa 11.16 euro!
Ora la prima cosa che mi viene in mente è quanto costi poco il biglietto del treno, 2.80 andata e ritorno, al massimo, se proprio non voglio fare 4 passi, posso aggiungerci altri 3 euro di autobus. In treno quindi spendo circa la metà e se ho un abbonamento forse un decimo.
Pensarci un po’ sopra pero non ha fatto altro che rafforzare la mia idea che dobbiamo sbrigarci a risolvere il problema dei trasporti, per infiniti motivi, e che una opzione valida è che la benzina e il gasolio costino fin da subito almeno il doppio del costo attuale, per noi cittadini, ma soprattutto per l’industria e il mondo commerciale. Si, ancora tasse. Tasse che dovrebbero essere destinate al trasporto pubblico e alla ricerca di soluzioni di risparmio e ottimizzazione delle risorse.
Non voglio nonché lontanamente entrare nel problema dell’inquinamento, non sono un ambientalista e sono poco avviso al catastrofismo di molti ambientalisti, ma sono sicuro che così abbiamo problemi serri che non possiamo risolvere senza una politica dei trasporti seria. Una politica che da una parte deve educare il cittadino al mezzo pubblico, dall’altra risolvere la carenza di questi mezzi ma deve anche obbligare l’industria e mezzi produttivi a cambiare le strategie.
Le attuali previsioni di un paese come la Germania, che da questo punto di vista sta molto meglio di noi, ci dicono che nel 2020 il costo della benzina dovrebbe essere quello che in Italia già stiamo spendendo.
Non sarebbe quindi meglio togliersi subito questo dente, prima che il problema sia serio, tornando ad avere un numero di macchine in circolazione ragionevole, dei trasporti pubblici seri, un industria e un commercio che si ingegnino a non consumare e pagare un litro di benzina quello che veramente dovrebbe valere come problema sociale, e non quanto un litro d’acqua a piazza San Pietro…