Platone e l’I.A.

Aristotele, nella Politica spiega: “Che alcuni debbano governare e altri essere governati è non solo necessario, ma opportuno. Dal momento della loro nascita alcuni sono destinati alla soggezione, altri al comando”. A contraddistinguere chi comanda è il possesso dell’“elemento razionale”. Gli uomini istruiti ne hanno di più, perciò dovrebbero naturalmente predominare sulle donne e anche su quegli uomini “il cui compito è usare il proprio corpo” e quindi “sono schiavi per natura”. Qualche scalino più sotto ci sono gli animali non umani, così stupidi “da vivere meglio quando sono governati dall’essere umano”. [La ragione dei forti, Stephen Cave, Aeon, Regno Unito, Internazionale 1199 | 7 aprile 2017]

Screen Shot 2017-04-15 at 12.28.03La società in questi 2400 anni di storia di storia si è evoluta e il pensiero di Aristotle è sicuramente da ritenersi probabilmente scandaloso, almeno in questi termini: la razionalità dovrebbe essersi evoluta in competenza e conoscenza,  il predominio in consenso democratico. Ma quante donne e uomini oggi sono ancora schiavi? Quanto l’intelligenza (razionalità) governa il mondo?

Nell’interessantissimo articolo da cui e’ tratta questa sintesi della Politica di Aristotele in realtà si affronta il perché l’uomo bianco ha paura dell’intelligenza artificiale, tornando a spiegare la supremazia dell’intelligenza dell’uomo sulla macchine con il pensiero di Platone: “le persone intelligenti considerano il potere pura vanità e si allontanano dalle banalità e dagli affanni della vita quotidiana”.

Informazioni su Giovanni Mazzitelli

Senior Researcher - field of interest high energy physics and particle accelerators; science communication and education; sail and alpinism lover
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