A Magraret Thatcher pare che chiesero quale fosse stato il suo più grande successo, e lei rispose: “Tony Blair e il New Labour. Abbiamo costretto i nostri oppositori a cambiare il loro modo di pensare“.
Secondo l’autrice dovremmo imparare dal thatcherismo, perché quella donna è stata capace di sostituire un modello consolidato, quello del post warm cosnsuns, della social democrazia, del welfare, con il neoliberismo attraverso un consenso che è andato ben oltre i suoi elettori. È stata capace di far abbandonare al suo popolo, e forse a tutti noi, concetti come nazione, famiglia, dovere, autorità, norme, tradizionalismo, ecc sostituendoli con, interesse privato, individualismo competitivo, antistatalismo…
Viviamo da tempo in una società post-politica, in cui c’è una totale assenza di alternative e la politica è stata relegata a mera gestione dell’ordine costituito. Viviamo in una società post-democratica, caratterizzata dalla fine delle uguaglianze e della sovranità popolare, sostituita dalla libertà individuale, ormai giunti a un’oligarchizzazione delle società dove il libero mercato ha sostituito il liberismo politico. Chi si oppone è sicuramente un estremista o peggio un populista!
Quale allora oggi lo spazio della Sinistra, o meglio di una sinistra populista?