E’ sempre più facile parlare dei problemi della ricerca, del precariato, dei baroni, ecc, ecc. Le notizie brutte fanno notizia, quelle belle no. Ma si può anche pensare che tutto ciò possa cambiare e che l’investimento culturale di centinaia di volontari, cittadini e ricercatori, che portano avanti questo progetto da 12 anni serva veramente a qualcosa.
Quelle migliaia di bambini che in questi giorni stanno frequentando gli eventi che precedono la Notte Europea dei Ricercatori, fanno ben sperare e mostrano un cambiamento che sento intorno a me.
In bocca al lupo a tutti!