Parafrasando, sperando che Breton e la Weil me lo perdonino…
Che cos’era accaduto a tutte quelle pretese convinzioni, sempre pronte a esprimersi in termini intemperanti? Si erano prodotti gli slittamenti più inverosimili. II «nazionalismo integrale» dell’uomo del «coltello da cucina» era passato al servizio della collaborazione. I 5S [Gli stalinisti], per via del patto Lega-Forza Italia [germano-sovietico], erano momentaneamente andati a costituire il grosso della «quinta colonna». il PD [II partito socialista] si scindeva, mettendo in luce alcune figure inquietanti. II radical-socialismo, che si era posto, in mancanza di meglio, come solido perno della Terza Repubblica, si agitava di scoglio in scoglio come una boa ubriaca. Se giorni migliori di quelli che vivevamo allora erano destinati a tornare, potevamo essere certi che ci saremmo liberati di quelle categorie, ormai prive di senso.
L’abitudine deve aver avuto fauci voraci perché oggi ci troviamo ancora a questo punto! II gioco delle istituzioni che nessuno ha osato affrontare con il dovuto rigore ha riportato al potere la maggior parte degli uomini dell’anteguerra, e non ha dimenticato i più screditati. La Resistenza quella vera: intendiamo quella nata dal rifiuto individuale dell’oppressione, e non dall’obbedienza a una parola d’ordine tardivamente comunicata a un gruppo, la sola da cui ci si potesse aspettare la necessaria guarigione non ha tardato a essere artificiosamente smembrata e, come tale, già ora non ha più voce in capitolo. Senza più attendere, ci si appresta a riabilitare i traditori. In un modo o nell’altro, i fantocci radicali sono stati rimessi al loro posto. Un centro-sinistra [Un socialismo] sempre più vegetativo non ha, nemmeno agli occhi dei suoi simpatizzanti, grandi possibilità di sopravvivere alia perdita del suo leader principale.
Le sole novità del elezioni [dopoguerra], passibili di modificare l’immagine preliminare che l’osservatore poteva farsi della situazione, consistono, da una parte, nella salita alla ribalta di un Beppe Grillo, intervistato da Avvenire, [Movimento Repubblicano Popolare] che segna un’intromissione della Chiesa nello Stato, dall’altra nel fatto che, poiché nel loro ultimo travestimento i 5S [gli stalinisti] hanno ripreso teoricamente a loro uso e consumo una buona parte degli slogan dell’estrema Destra, l’emiciclo parlamentare potrebbe convenientemente cedere il posto a una rotonda in cui gli antichi estremi sarebbero in comunione.
André Breton, prefazione al
Manifesto per la soppressione dei partiti politici
Simone Weil – 1950