In settimana google a messo a disposizione la possibilità di visitare l’acceleratore DAFNE virtualmente. Un bella iniziativa che può aiutare a promuovere le eccellenze della scienza italiana.
Contemporaneamente i ricercatori del mio ente, L’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), si interrogano nei vari laboratori sul possibile futuro della fisica delle particelle elementari, oggi indubbiamente in crisi sia per la mancanza di fondi per le grandi imprese scientifiche, sia che per la difficoltà di verificare quelle teorie che da tanto tempo dovrebbero portarci oltre il modello standard.
I Laboratori Nazionali di Frascati (LNF) già da alcuni anni hanno proposto progetti di altissimo livello tecnico e scientifico: dal Free Electron Laser, realizzato in Italia a Trieste e che è stata la scelta di molti altri centri ricerca internazionali, alla SuperB che si sta realizzando in Giappone, drenando le competenze di 50 anni di fisica teorica e sperimentale italiane (oltre che le idee nate ai LNF).
Almeno 6 sono stati i progetti di nuovi acceleratori proposti dai LNF in meno di 8 anni, i nostri fisici più illustri sono andati a dirigere i più importanti centri di ricerca europei, mentre le competenze di fisica astroparticellare che hanno fondato laboratori Gran Sasso sono andate in pensione senza più successori. Ma, comunque, chi incontro dell’INFN fuori dai laboratori mi ripetere il mantra: “i LNF devono decidere cosa faranno del loro futuro”.
Per questo, il 10 e 11 Novembre i LNF discuteranno le nuove idee e gli upgrade delle attuali facility. Speriamo quindi che sia la volta buona e che google debba tornare presto per aggiornare le sue mappe. 😉