Sull’internazionale di questa settimana, e’ riportata questa notizia:
Il 13 gennaio gli attivisti del movimento ambientalista Fridays for future hanno organizzato delle proteste contro la Siemens in diverse città tedesche, scrive la Süddeutsche Zeitung. Il motivo è la decisione del gruppo di rispettare un contratto con la multinazionale indiana Adani che prevede la fornitura di un sistema di segnalazione ferrovia ria per la realizzazione di una grande miniera di carbone in Australia. Nei giorni precedenti gli ambientalisti avevano invita to la Siemens a ritirarsi dall’accordo, ritenuto dannoso per l’ambiente e la lotta al cambia mento climatico. Per questo “si è scatenata la tempesta” dopo che Joe Kaeser, l’amministrato re delegato della Siemens, ha spiegato che il contratto andava rispettato. Non farlo, osserva il quotidiano, avrebbe danneggia to l’immagine della Siemens nel mondo delle imprese, ma ora il messaggio arrivato all’opinione pubblica è che il gruppo “non prende sul serio la crisi climatica”. E tutto per un contratto da diciotto milioni di euro, “un’inezia per un’azienda che ogni an no fattura quasi cento miliardi”. Il 10 gennaio, tra l’altro, Kaeser aveva incontrato Luisa Neubauer, la leader di Friday for future in Germania, a cui aveva offerto un posto nel consiglio d’amministrazione della Siemens Energy. Neubauer l’ha rifiutato, consigliando a Kaeser di darlo a uno scienziato che studia il cambiamento climatico.
Nel frattempo la Commissione Europea e la Ursula von der Leyen hanno iniziato a dare seguito alle promesse di riformare in senso verde l’economia europea attraverso il New Green Deal con un piano iniziale che finanzia maggiormente i paesi piu’ inquinanti con i soldi delle nostre tasse per attuare la conversione ecologia.
Mi sembra sociologicamente interessante notare come ormai si ritenga tutto cio’ normale. Non pensiamo piu’ che dovremmo educare qui paesi che trasgrediscono le regole decise insieme, magari sanzionandoli piuttosto che pagandoli. E’ invece corretto tentare di corrompere gli ideali di qualcuno che ancora non fa parte di questo sistema perverso. Sistema che e’ la vera causa del danno generato.