Interessante notare come, mentre il mondo sta raggiungendo il milione di vittime per la prima pandemia del nuovo secolo, la nostra incoscienza poco si preoccupa degli effetti della nostra semplice evoluzione antropica. Con questo non voglio certo minimizzare i danni del COVID19, ma mettere in evidenza quanto siamo stupidi.
Recentemente in fisica e’ sempre piu’ difficile fare nuove scoperte. I fenomeni da studiare sono impercettibili e le tre grandi teorie, Relatività Generale, Modello Standard e il Modello Cosmologico capaci di descrivere la natura che ci circonda dall’infinitamente grande all’infinitamente piccolo e raccontarci la storia del nostro Universo, mostrano alcuni importanti limiti. Per questo da molti anni i fisici e gli esperimenti lavorano a superare le attuali conoscenze alla ricerca di fenomeni ancora ignoti come la materia oscura, l’energia oscura e l’evoluzione stessa del nostro Universo.
I Laboratori Nazionali del Gran Sasso ospitano l’esperimento internazionale XENON1T dedicato alla ricerca della materia oscura che il mese scorso ha pubblicato dei risultati inaspettati. Raggiungendo i limiti di sensibilità finora inesplorati, si è osservato un eccesso di eventi a bassa energia che potrebbe essere spiegabile attraverso la presenza di nuove particelle come gli assioni solari. Chi sono? Cosa spiegherebbero? A cosa è dovuta tutta questa eccitazione?
Ne parliamo con Marco Selvi, responsabile nazionale per l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare dell’esperimento XENON, martedì 14 Luglio alle ore 19.
Mini-EUSO è un telescopio di nuova concezione che sta osservando da alcuni mesi il nostro pianeta dalla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). lanciato nell’agosto del 2019 nell’ambito della missione Beyond di Luca Parmitano, Mini-EUSO è rivolto allo studio delle emissioni ultraviolette di origine terrestre, atmosferica e cosmologica. parte dei dati sono trasmessi a terra per verificare il corretto funzionamento dell’apparato, ma la maggior pare dei dati viene fisicamente riportata a terra dagli astronauti ogni sei mesi. I primi dati ottenuti raccontano tante storie interessanti sui fulmini nell’alta atmosfera dai nomi esotici di elfi sprites e troll, i meteoroidi, le emissioni ultraviolette e la bioluminescenza terrestre, e non ultimi sui raggi cosmici, infinita sorgente di informazioni provenienti dall’Universo lontano. Ne parliamo con Marco Casolino dell’INFN di Roma Tor Vergata e coordinatore dell’esperimento.
Magari non ce ne rendiamo conto ma oltre a brillare la nostra Galassia, suona. Emette dei suoni molto veloci detti, Fast Radio Burst. Il 28 aprile 2020 è stato rilevato, per la prima volta, uno di questi lampi radio contemporanemente ad un lampo di raggi X e gamma. In particolare, il nostro italianissimo satellite Agile ha rilevato un impulso di raggi X. Nessuno di questi segnali era mai stato associato prima a raggi X o gamma, e di nessuno si era mai trovata la sorgente fisica, come invece sembra sia successo questa volta. All’origine del fenomeno parrebbe esserci il comportamento di magnetar (Sgr 1935+2154) una stella di neutroni che possiede un enorme campo magnetico, miliardi di volte quello terrestre. Ne parliamo con Marco Tavani (INAF) a capo del progetto Agile.
Agile e’ un satellite realizzato dalla collaborazione Agenzia Spaziale Italiana (ASI), Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) ed e’ stato testato e calibrato ai Laboratori Nazionali di Frascati (LNF) prima di essere lanciato nel 2007.